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Per migliaia di notti ho sognato di far l’amore con te in questo modo. Nessuno sulla faccia della Terra ha mai odiato l’alba come me, quando veniva a separarmi dai miei sogni” (Lisa Kleypas).

Per tutta la quarantena, per qualcuno di noi, la sessualità vissuta con un altro partner è stato solo n sogno. Un sogno vero, desiderato ed atteso.

Si è parlato a lungo di altri temi: le preoccupazioni per il lavoro, l’ansia e la depressione per la mancanza di rapporti sociali, la scuola, i divieti imposti, ma poco di sessualità. Non è forse una dimensione che appartiene a noi essere umani? La risposta è certamente sì; nel momento in cui c’è un’emergenza, ovviamente passa in secondo piano e non se ne parla. Concordiamo su questo. Successivamente, però, occorre riprendere dimestichezza con questa dimensione che appartiene a tutti gli esseri umani, anche a quelli con disabilità.

Qualcuno conosce la “piramide dei bisogni” di Maslow? Facciamo un piccolo cenno per chi non la conosce. Maslow individua una vera e propria gerarchia di bisogni, al gradino più in basso ci sono i bisogni fisiologici (sete, fame), poi ci sono i bisogni di sicurezza, poi quelli di appartenenza e amore e infine quelli di autorealizzazione.

Maslow sostiene che solo l’appagamento dei bisogni al primo gradino spinge l’uomo ad appare i bisogni ai gradini successivi. E questo è quello che succede anche ai tempi del Covid. Prima si parla di beni essenziali (lavoro, cibo, salute fisica) e poi si parla di salute psicologica e socialità.

Il benessere psicologico dell’individuo non è forse dettato anche da una buona sessualità?

Cosa intendiamo per buona sessualità? una sessualità il cui livello di soddisfazione è determinato dall’individuo. Non si può stabilire a priori un livello di soddisfazione uguale per tutti gli individui.

Per alcuni individui e per alcune fasi della vita, la soddisfazione può essere raggiunta anche solo attraverso l’autoerotismo. Questo non vale solo per la fascia d’età pre-adolescenziale ma anche per alcuni adulti. Ognuno di noi ha la propria storia personale e ci possono essere momenti, per esempio dopo una separazione o un lutto, in cui la sessualità intesa come piacere condiviso con un altro partner non è una dimensione ricercata. Si tratta comunque di periodi transitori dove la sessualità viene vissuta e ricercata solo come autoerotismo, oppure è addirittura assente anche questa dimensione.

Per tutti coloro che si trovano in questa fase, il periodo Covid non ha influenzato la loro dimensione di piacere sessuale.

Per molti altri, il periodo della quarantena ha invece interferito notevolmente con la propria sessualità intesa come desiderio di raggiungere un piacere condiviso. Stiamo facendo riferimento a quella buona fetta di persone fidanzate ovvero a coloro che non abitano nella stessa casa e che in questo periodo sono state “costrette a non vedersi” e a non coltivare la loro intimità.

A tutto ciò si aggiunge anche la paura del “dopo quarantena”, cosa può succedere se torniamo a vivere di nuovo la nostra intimità? E se fossimo portatori asintomatici del virus? Alcune paure possono accarezzare anche i nostri abbracci, i nostri baci e le nostre carezze.

Insomma stiamo facendo i conti con il virus anche in termini di intimità. E questo non è poco. Questo virus sta chiedendo a tutti noi di fare i conti con una certa quota di rischio, con alcune costrizioni e divieti, con equilibri tutti nuovi da creare.

Il periodo di quarantena e il post Covid hanno influenzato e influenzano notevolmente tutti coloro che non hanno una relazione stabile. Le occasioni e gli incontri sociali diminuiscono, fino quasi a sparire; quanti di noi hanno avuto una relazione con una persona conosciuta ad una festa? O ad un concerto?

Anche le coppie conviventi non sono così esonerate da questo periodo; per alcune, per fortuna non per tutte, la loro sessualità può essere minata oltre che dall’incertezza di cui parlavamo sopra e quindi dal timore di essere contagiato o contagioso per il proprio partner, anche da alcune sensazioni ed emozioni come la tristezza o il disagio. La tristezza per quello che sta accadendo a livello economico, per il cambiamento del modo di vivere, e per qualcuno, una tristezza legata alla malattia o morte di alcune persone care.

Insomma, anche per la sessualità verranno tempi migliori, si spera!!!

Gruppo LABirINTO

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