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La risposta a questa domanda la troviamo in parte nelle parole di Nietzsche:

occorre aver un caos dentro sé per poter creare una stella danzante

Ci sono momenti della nostra vita o situazioni che ci portano a vivere esperienze che fanno stare male e per le quali vale la pena fermarsi e se possibile, anche se non è sempre facile, farsi aiutare da uno psicologo.

Il caos interiore che si può vivere e che può essere causato da motivi di natura diversa (crisi di coppia, traumi, maltrattamenti o violenza, problemi di dipendenza, ecc.) determina una paralisi completa delle capacità di pensiero, problem solving e insight. La persona, di conseguenza, si sente intrappolata nel suo stato di sofferenza, non vedendo alcuna via d’uscita.

È necessario superare questo caos per generare quella che Nietzsche definisce una stella danzante ovvero per permettere alla persona di riconquistare l’equilibrio necessario per far tornare a brillare tutte le parti e capacità della persona.

Come abbiamo detto prima, la sofferenza blocca innanzitutto il pensiero e se ci pensiamo la nostra capacità di pensare e riflettere su noi stessi e sugli altri è una risorsa indispensabile per vivere e affrontare la quotidianità.

Perché rivolgersi ad un professionista e non ad un amico? Oggigiorno, tutte le ricerche confermano che ciò che cura è la relazione terapeutica e non può essere sostituita e pensata come equivalente ad un rapporto amicale. Come un amico, viene offerto un altro punto di vista, ma a differenza di un amico, uno psicologo non giudica, resta neutrale, è capace non solo di consolare, ma di sorprendere e soprattutto mai coglie l’occasione per raccontare anche le sue esperienze personali o dà consigli.

Il professionista esperto mette a disposizione le sue competenze professionali per aiutare il paziente che a sua volta mette a disposizione la conoscenza che ha in merito a se stesso e al suo modo di attribuire significato agli eventi.

Da questo incontro nascerà una relazione che avrà come obiettivo principale quello di aiutare il paziente a ritrovare il modo per stare bene con se stesso e con gli altri.

Può essere difficile chiedere aiuto, in particolar modo, per quelle persone che nella vita sono state abituate a non chiedere mai aiuto e a contare sulle proprie forze.

Andare dallo psicologo non vuol dire essere deboli o matti ma significa aiutare se stessi. E questo è un diritto, non un optional.

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